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Comunicato stampa_A.N.P.I. Provinciale di Torino_9 dicembre 2013

Nei giorni scorsi le massime Autorità che rappresentano lo Stato a Torino avevano così risposto a chi faceva loro presente le gravi azioni intimidatorie di marca tipicamente mafiosa messe in atto nei confronti dei negozianti da parte di un fantomatico “Comitato per la rivoluzione” che «non si doveva fare dell’allarmismo; che tutto era monitorato e quindi la situazione sotto controllo».
Ciò che è accaduto oggi a Torino non ha precedenti nella storia del dopo guerra.
Posto di blocco sono stati organizzati in tutte le strade di uscita e di entrata della città in molte piazze anche della periferia e in vie centrali come via Roma.
Il servizio dei mezzi pubblici è stato praticamente messo in crisi per tutta la giornata mentre gravi incidenti si sono verificati in modo particolare in piazza Castello dove è stato preso di mira il Palazzo della Regione.
Nei posti di blocco alla periferia non si è visto alcun servizio da parte delle forze dell’ordine.
I mezzi della polizia dotati di getti d’acqua annunciati dal Ministro dell’Interno per liberare le strade da eventuali blocchi abusivi non sono stati utilizzati contrariamente a quanto accade in Val di Susa quando le Autorità lo ritengono necessario per stroncare atti di teppismo.
Le violenze di oggi hanno avuto come protagonisti i famigerati forconi coadiuvati da gruppi di estrema destra come Forza Nuova e CasaPound e giovani di Fratelli d’Italia addirittura arringati da un consigliere comunale salito sul balcone di Palazzo Civico.
L’Anpi esprime la più ferma condanna per quanto è accaduto e auspica maggiore attenzione da parte di tutti i cittadini e invita le Autorità a garantire l’agibilità democratica nella nostra città.
La Presidenza provinciale dell’Anpi

Commenti

  1. non bisogna sottovalutare questi movimenti eversivi e di destra che stanno facendo allenamenti e palestra in attesa di una fantomatica rivoluzione antieuropea e antiglobalizzazione e si deve vedere la forza non solo dello stato, ma principalmente l'unità degli antifascisti e dei lavoratori contro queste canaglie che vogliono solo peggiorare le condizioni degii operai e del ceto medio e un ritorno alla legge del padronato più retrivo,arretrato e mafioso.

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  2. Sintomi allarmanti di un'esplosione sociale.
    http://www.torinoanticapitalista.org/#!10-12-13sintomi-allarmanti-di-un-esplosi/cvcl

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  3. Non è così. I movimenti di protesta, già qualche giorno prima dell'inizio dell'evento, avevano ricevuto, e rigettato, le richieste di adesioni di tutte le sigle sindacali di sinistra esistenti, con tanto di bandiere al seguito, per fare folklore, come al solito. Da ieri, invece, molte altre formazioni (Casapound o Forza Nuova) stanno inviando a raffica comunicati di apprezzamento o adesioni, quando, in realtà, nessuno li vuole. Stiamo molto attenti a derive ideologiche che nulla hanno a che vedere con lo spirito che anima la manifestazione. Potrebbe essere molto pericoloso: basta una sola miccia per accendere una vera e propria guerra civile tra i soliti nostalgici. E voi, con questi comunicati, non contribuite certo a gettare acqua sul fuoco.

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