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Auguri di buone feste 2013




Cari amici, cari compagni e care compagne,

l'anno che sta per lasciarci non è stato tra i più felici del dopoguerra; non è stato sicuramente ciò che sognavano i nostri padri, i nostri fratelli che settant'anni fa hanno sconfitto nel corso della guerra di Liberazione il nazifascismo ed hanno liberato l'Italia dalla dittatura durata vent’anni.

Luci ed ombre, certo, ma prevalenti le seconde per milioni di famiglie italiane, uomini, donne, giovani in particolare privati del bene primario, il lavoro che sta tra le fondamenta della nostra Repubblica come recita l'articolo 1 della Costituzione, il testamento che ci hanno lasciato i nostri Caduti.

Le Istituzioni Repubblicane da troppo tempo sono in crisi a partire dal Parlamento, conseguenza diretta del marasma in cui si trovano i  partiti che dovrebbero invece rappresentare i cittadini nelle sedi deputate. Il nostro Paese sta soffrendo maggiormente le conseguenze della mondializzazione della crisi economica e finanziaria anche perché negli ultimi trent’anni il debito pubblico è cresciuto vistosamente, la corruzione è aumentata e le disuguaglianze si sono accentuate.

Dall’inizio degli anni Ottanta il malgoverno è stato imperante, mentre i beni comuni, materiali e immateriali (l’acqua, il paesaggio, la conoscenza, l’ambiente, l’informazione, la cultura, l’accesso a internet, l’aria, il lavoro) hanno subito violenza oppure sono stati totalmente trascurati.

L’ANPI, la nostra antica Associazione fondata nel 1944 dai partigiani combattenti, sta conoscendo una nuova stagione con l’irrompere tra le nostre fila di migliaia e migliaia di giovani, con il loro entusiasmo, la loro voglia di conoscere, di impegnarsi, di lottare.Questi giovani ci dicono “Questa Italia, così com’è non ci piace”. La nostra Associazione, che non è un partito, deve trasmettere loro memoria, non nostalgia, per meglio combattere le tante battaglie che ci stanno di fronte.

Prima fra tutte l’insorgenza di pericolose forme di neofascismo. Ecco perché i quattro pilastri su cui si regge l’ANPI sono: antifascismo, Costituzione, giustizia-legalità, uguaglianza-solidarietà. E per uguaglianza non intendiamo, come qualche stolto vorrebbe far credere, egualitarismo: semplicemente vogliamo che si dia attuazione, dopo oltre sessant’anni, al secondo comma dell’articolo 3 della nostra Costituzione: “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Care compagne, compagni e amici, non dobbiamo inventare nulla! Disponiamo già di un bellissimo progetto per il presente e per il futuro: la nostra Costituzione, che consideriamo un bene comune quale fondamento della comunità, che la unisce e proietta in un futuro di emancipazione. Difendiamola e impegniamoci per la sua attuazione con tutte le nostre forze!

Il contributo di tutti Voi è fondamentale per raggiungere nuovi obiettivi ed anche per dare un senso più pregnante alla nostra esistenza. Credetemi: aiuta a vivere.

Auguro a voi  tutti e alle vostre famiglie un buon fine anno e un sereno 2014.

Diego Novelli
a nome della Presidenza Provinciale
                                                                                       

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