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25 aprile_Anpi Provinciale di Torino



25 APRILE
ieri, oggi, domani dalla parte della Costituzione e della Democrazia

L’ANPI Provinciale di Torino si unisce alla preoccupazione ed all’allarme espresso dal Comitato Nazionale in merito alla recente proposta del Governo di riformare gli organi legislativi previsti dalla Costituzione.

Questa riforma, combinata agli effetti di una legge elettorale come quella che è stata approvata alla Camera, mira ad irrobustire i poteri del Presidente del Consiglio e del Governo, contribuendo ad una ulteriore e grave riduzione dei margini di democrazia, che già da tempo subiscono una lenta ma progressiva erosione.

La Costituzione, nata dalla Resistenza, ha subìto negli anni diversi tentativi di modifica, troppo spesso caratterizzati da contingenti urgenze politiche che hanno determinato profonde incongruenze e squilibri tra i principi in essa sanciti.

Siamo consapevoli della necessità di aggiornare il testo, per superare ad esempio il “bicameralismo perfetto" ma rispettando la linea Costituzionale, che mette al centro il Parlamento, la rappresentanza dei cittadini e il controllo sull’attività del Governo.

·        Il Senato, dunque, non va “abolito”, né va eliminata l’elezione da parte dei cittadini della quota maggiore dei suoi componenti; anche se possono essere individuate forme di rappresentanza di altri interessi (delle autonomie locali, della cultura, dei saperi, della scienza), senza alterare l’equilibrio delle funzioni e della rappresentanza.

·        Se conveniamo che la maggior parte dell’attività legislativa può essere assegnata alla Camera, (compreso il voto di fiducia al Governo), in nessun modo il Senato può essere escluso dalle leggi di carattere istituzionale e di formazione del bilancio.

·        Inoltre concordiamo sulla riduzione delle spese unificando gran parte dei servizi delle due Camere e riducendo il numero dei parlamentari, sia della Camera che del Senato.

·        Appare altresì pacifico che deve essere riformato il titolo V della Costituzione, per una più razionale ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni e la più compiuta definizione del ruolo delle Regioni. 

Su questi ed altri temi siamo pronti a discutere e confrontarci: ci sta a cuore che non manchi un’informazione completa per i cittadini, perché sappiano qual è la reale posta in gioco. Questa non è l’ora della obbedienza ai diktat, ma della mobilitazione, a cui chiamiamo tutti i cittadini, che certo aspirano ad un rinnovamento, ma in un contesto equilibrato e democratico, corrispondente alle linee chiaramente definite dalla Costituzione repubblicana.

ANPI Provinciale di Torino  -   La Presidenza

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