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APRILE
ieri, oggi, domani dalla
parte della Costituzione e della Democrazia
L’ANPI
Provinciale di Torino si unisce alla preoccupazione
ed all’allarme espresso dal Comitato Nazionale in merito alla recente proposta del Governo di riformare gli
organi legislativi previsti dalla Costituzione.
Questa
riforma, combinata agli effetti di una legge elettorale come quella che è stata
approvata alla Camera, mira ad irrobustire i poteri del Presidente del
Consiglio e del Governo, contribuendo ad una ulteriore e grave riduzione dei
margini di democrazia, che già da tempo subiscono una lenta ma progressiva
erosione.
La
Costituzione, nata dalla Resistenza, ha subìto negli anni diversi tentativi di
modifica, troppo spesso caratterizzati da contingenti urgenze politiche che
hanno determinato profonde incongruenze e squilibri tra i principi in essa
sanciti.
Siamo
consapevoli della necessità di aggiornare il testo, per superare ad esempio il “bicameralismo
perfetto" ma rispettando la linea Costituzionale, che mette al centro
il Parlamento, la rappresentanza dei cittadini e il controllo sull’attività del
Governo.
·
Il Senato, dunque, non va “abolito”, né va eliminata
l’elezione da parte dei cittadini della quota maggiore dei suoi componenti; anche se possono essere individuate forme di
rappresentanza di altri interessi (delle autonomie locali, della cultura, dei
saperi, della scienza), senza alterare l’equilibrio delle funzioni e della
rappresentanza.
·
Se conveniamo che la maggior
parte dell’attività legislativa può essere assegnata alla Camera, (compreso il
voto di fiducia al Governo), in nessun modo il Senato può essere escluso
dalle leggi di carattere istituzionale e di formazione del bilancio.
·
Inoltre concordiamo sulla riduzione delle spese unificando gran parte dei servizi delle due Camere
e riducendo il numero dei parlamentari, sia della Camera che del Senato.
·
Appare altresì pacifico che deve essere riformato il
titolo V della Costituzione, per una più razionale ripartizione delle
competenze tra Stato e Regioni e la
più compiuta definizione del ruolo delle Regioni.
Su questi ed altri temi siamo pronti a discutere e
confrontarci: ci sta a cuore che non manchi un’informazione completa per i cittadini,
perché sappiano qual è la reale posta in gioco. Questa non è l’ora della obbedienza ai diktat, ma della mobilitazione, a cui chiamiamo tutti i cittadini,
che certo aspirano ad un rinnovamento, ma in un contesto equilibrato e
democratico, corrispondente alle linee chiaramente definite dalla Costituzione
repubblicana.
ANPI Provinciale di Torino - La
Presidenza
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