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Congresso Provinciale - Torino 15-16 gennaio 2011

Partigiani
Partecipanti al congresso
CONGRESSO PROVINCIALE TORINO
Torino, 15 - 16gennaio2011
Documento politico Approvato all’unanimità dal Congresso

Il 15° Congresso Provinciale di Torino condivide ed approva:
la Relazione del Presidente Nazionale Raimondo Ricci del 18 giugno 2010, il Documento Politico Programmatico Nazionale del 16 settembre 2010 e la Relazione Congressuale del Presidente Provinciale di Torino e Vice Presidente Nazionale, Comandante Gino Cattaneo. Acquisisce nell’elaborazione del presente documento finale il dibattito congressuale, i lavori delle Sezioni territoriali ed i relativi contributi presentati al Provinciale.
I documenti approvati esprimono la continuità dell’attuale Congresso rispetto al progetto già avviato dal 14° Congresso di Chianciano del febbraio 2006, che apriva l’ANPI al contributo attivo ed alla partecipazione negli organismi dirigenti delle nuove generazioni che non hanno vissuto la Resistenza. A queste generazioni veniva e viene affidata l’eredità morale e politica di quegli anni. In tal senso si è espressa anche la Conferenza Nazionale di Organizzazione di Chianciano del 2009 che ha affermato l’indispensabilità di “una nuova stagione da far vivere all’ANPI” grazie alla stretta collaborazione tra generazioni, superando le inerzie e le resistenze residuali - alle quali peraltro ancora accenna il documento nazionale congressuale - nello spirito di pluralità che deve continuare a caratterizzare l’Associazione.
Il Congresso Provinciale di Torino
ribadisce e sottolinea gli impegni ed i doveri prioritari per l’ANPI

• In primo luogo, rendere onore ai caduti ed ai protagonisti della Resistenza e dell’antifascismo (donne e uomini) contro ogni forma di revisionismo e di cancellazione o equiparazione della Storia che ha portato alla sconfitta del fascismo ed alla nascita della nostra Repubblica con altre storie che hanno disonorato l’Italia.
• Diffondere nella società i valori ideali che hanno ispirato la Resistenza e che sono stati recepiti a fondamento del testo costituzionale. L’ANPI si propone come riferimento valoriale e si impegna nella difesa e nella piena attuazione della Costituzione e vuole essere forza trainante per la democrazia. L’ANPI, ribadendo la propria totale autonomia politica, ritiene di dovere svolgere un’azione di sollecitazione critica dei partiti democratici, della associazioni sindacali e dell’associazionismo impegnato nella società civile, concorrendo in tal modo alla rinascita morale ed etica del Paese,
Nella nuova stagione dell’ANPI il Congresso Provinciale ritiene necessario
che i nuovi iscritti, in particolare i giovani impegnati nelle scuole, nelle Università e nelle varie espressioni del mondo del lavoro (caratterizzato da diffusa precarietà e disoccupazione) trovino, all’interno dell’Associazione, oltre ai riferimenti valoriali, possibilità di confronto, ascolto e iniziativa concreta a supporto del proprio impegno di cittadinanza attiva nella società. In pari tempo l’iscrizione all’ANPI ed il successivo impegno deve avvenire sempre nel rispetto dei doveri richiamati dallo Statuto, concorrendo nell’ambito dell’Associazione, alla difesa, valorizzazione ed attuazione dei principi espressi dalla Costituzione italiana e ripudiando le forme di violenza estranee al contesto democratico conquistato con il sacrificio delle donne e degli uomini della Resistenza.
Il Congresso auspica
che l’iscrizione dei giovani minori di anni 18 formi oggetto di un’attenta riflessione supportata da una eventuale modifica statutaria, indirizzata a favorire l’avvicinamento e la conoscenza dell’ANPI attraverso un percorso che tenga conto della responsabilità genitoriale.
Il Congresso esprime inoltre il forte convincimento
che debba essere particolarmente valorizzato il ruolo della componente femminile all’interno delI’ANPI ed in particolare negli organismi dirigenti. Le donne hanno svolto un ruolo di rilievo, talvolta non adeguatamente riconosciuto, nella lotta di Resistenza militare e soprattutto civile. Dopo le lotte che le hanno viste in prima linea in tante battaglie per la democrazia e per l’emancipazione, le donne sono oggi una risorsa determinante per la difesa dei temi dia dignità e dei diritti costituzionali: la loro attiva presenza può migliorare compiutamente l’ANPI.
Nell’attuale situazione politica nazionale sono già presenti elementi di involuzione del sistema democratico, ai quali l’ANPI guarda con preoccupazione. E’ in corso un attacco alla Costituzione che non può e non deve lasciarci indifferenti, al contrario deve indignarci in ogni circostanza.
Il Congresso dell’ANPI esprime piena adesione
a quanti, donne e uomini della cultura e dell’associazionismo in particolare, si sono espressi ed hanno dato vita in varie circostanze ad iniziative in difesa dei valori della Costituzione ed auspica un ritorno allo spirito del 25 aprile per salvare l’Italia dal degrado morale e sociale. Poiché nella Costituzione sta il progetto dell’ANPI, allora devono appartenere al nostro impegno le battaglie nazionali riportate dal documento di preparazione del Congresso, senza ordini preferenziali o di priorità, nel rispetto del ruolo dei partiti e dei sindacati ai quali l’ANPI non intende certo sostituirsi o omologarsi.
Tuttavia, nell’ambito della realtà provinciale torinese, una particolare attenzione non può non essere riservata alla tematica del lavoro.
In primo luogo 11 Congresso esprime
la propria vicinanza ai lavoratori della fabbrica ThyssenKrupp, ai famigliari dei defunti e delle altre vittime del lavoro, ricordando come la sicurezza sul lavoro debba essere un caposaldo irrinunciabile della nostra democrazia e di come purtroppo sia un obiettivo ancora lontano da raggiungere.
In un momento di forte attacco al ruolo del sindacato, nel tentativo di favorire soluzioni aziendali unilaterali e di fatto non contrattabili, in nome delle superiori esigenze dell’economia d’impresa e dello sviluppo economico “necessario, l’ANPI è in campo per la difesa più ampia della centralità e della dignità del lavoro. Tale è l’espressione dell’art. i della nostra Costituzione che pone il lavoro a fondamento della Repubblica e dell’impianto democratico del Paese: i diritti costituzionali, faticosamente conquistati, sono inalienabili. Esprimiamo preoccupazione per alcuni proponimenti aziendali che sembrano richiamare alla mente, sotto un velo di presunta modernità, forme di forte ridimensionamento dei diritti che hanno caratterizzato il periodo storico al quale ha posto fine la Resistenza.
Il Congresso Provinciale chiede che nel testo del documento nazionale
relativo alle battaglie che ci appartengono:

venga ribadita la necessità di un insegnamento strutturato e rigoroso della storia dell’antifascismo e della Resistenza, con il ripristino della storia dell’Ottocento e del Novecento laddove attualmente assente o fortemente ridimensionata
• venga chiarito che la nostra richiesta di una scuola di qualità rappresenta un esplicito riferimento alla necessità della difesa e valorizzazione dell’istruzione scolastica pubblica, dalla scuola dell’obbligo all’università
• trovi spazio un riferimento specifico al fatto che il federalismo fiscale si debba identificare in primo luogo con i principi della solidarietà;
• venga maggiormente puntualizzata la nostra attenzione ed adesione alla campagna in corso per i beni comuni pubblici, come l’acqua, la scuola, la sanità, i trasporti, l’ambiente, la cultura
• sia maggiormente sottolineata la necessità di iniziative connesse con la difesa del ruolo femminile e con la condanna di ogni forma di omofobia e xenofobia
• venga evidenziata l’importanza dell’impegno per l’affermazione della laicità delle Istituzioni, della cultura della tolleranza e del rispetto dei diritti umani.
il Congresso invita inoltre ad una riflessione
sul tema degli investimenti pubblici e delle grandi opere pubbliche e private che coinvolgono pesantemente anche il territorio della nostra Provincia. Pur non entrando nel merito degli aspetti specifici relativi alla progettualità delle opere, l’ANPI ritiene di dovere affermare (come già nel precedente 14° Congresso) che gli investimenti pubblici debbano essere realizzati con il reale coinvolgimento delle popolazioni e delle Istituzioni locali in un confronto dialettico che percorra ed esamini tutte le possibili opzioni, nel rispetto dell'art. 41 della Costituzione che ricorda come la libera iniziativa privata non possa svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo di recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
Il Congresso conferma
la massima attenzione per l’istituzione militare e per il suo ruolo nella compagine dello Stato, come richiamato nel documento nazionale. Ritiene di dovere ribadire con forza l’impegno dell’ANPI per la pace e contro la guerra ai sensi dell’art. 11 della nostra Costituzione che vieta il ricorso alla violenza bellica, comunque definita, “come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. L’ANPI guarda con attenzione e interesse al Servizio Civile Nazionale come strumento di impegno civile a favore del Paese.
Ricordando il valore internazionale della Resistenza che si è sviluppata in tutta l’Europa occupata, si ribadisce l’importanza dei legami internazionali con i popoli degli altri Paesi.
Il Congresso sottolinea ancora
la necessità della trasmissione della memoria storica attraverso la presenza dell’ANPI nelle scuole di ogni ordine e grado e chiede ai prossimi organismi dirigenti di sviluppare ulteriormente il proficuo lavoro sin qui svolto, operando anche per la formazione di chi, già oggi e sempre dì più nel futuro, sarà chiamato a sostituire la voce ed il racconto dei testimoni. Tale presenza attiva rappresenta un importante veicolo di trasmissione e costituzione della coscienza civica della cittadinanza.
In tal senso, sottolinea la necessità dell’attivazione in tempi brevi di un percorso di formazione e preparazione a livello provinciale, sotto il profilo storico e della capacità di rapportarsi con i giovani alunni, valorizzando le competenze presenti fra gli iscritti ed i nuovi strumenti di comunicazione. In questo senso dovranno essere rafforzati i rapporti dell’ANPI, a livello provinciale e delle singole Sezioni territoriali, con l’istituto per la Storia della Resistenza Giorgio Agosti, con il Museo Diffuso della Resistenza e con l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza.
Il Congresso chiede
che si colga l’occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia affinché l’ANPI, attraverso una presenza attiva, si adoperi per favorire la massima adesione dei cittadini alle manifestazioni, per rafforzare l’identità nazionale che attraverso il Risorgimento e la Resistenza giunge alla Costituzione.
Il Congresso Provinciale di Torino ritiene che l’ANPI debba porre mano con urgenza
ad un profondo rinnovamento ed aggiornamento della propria struttura organizzativa ed operativa, in linea con gli obiettivi definiti dal documento nazionale per avviare la nuova stagione dell’ANPI. Il rinnovamento dovrà avvalersi non solo di una generica dichiarazione di interesse ma dell’impegno costante e della crescente responsabilizzazione — a fianco della generazione della Resistenza - di nuovi soggetti dotati di capacità ed adeguati strumenti conoscitivi. Particolare attenzione dovrà essere dedicata al miglioramento delle modalità comunicative e del rapporto informativo all’interno delle Sezioni e fra queste e gli organi direttivi del Provinciale. In tal senso si auspica un rapido ed approfondito dibattito da parte del Comitato Provinciale che verrà eletto da questo Congresso, al fine della definizione della struttura che, a fianco del Comitato d’onore, del Presidente, dei Vice Presidenti, del Segretario Organizzativo e del Tesoriere, veda nascere responsabili di gruppi di lavoro per affrontare le principali aree tematiche di interesse dell’ANPI: il ruolo femminile, i giovani, la comunicazione ed Internet, la scuola, il lavoro.
Il Presidente della Commissione
Angelo Boccalatte
Membri della Commissione presenti ai lavori
Beiletti, De Vietro, Grandinetti, Griot, Manfredini, Ottolenghi, Santin, Sonzini, Tarozzo, Vercillo

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