Assistiamo con sgomento e forte preoccupazione al moltiplicarsi di
aggressioni a cittadini considerati “diversi” o per il colore della pelle o per
attitudini sessuali.
Non si può ignorare che lo slogan “la pacchia è finita” lanciato dal
Ministro dell’Interno alimenta odi e intolleranze che non hanno altro nome che
razzismo.
Il furore della campagna contro rom e immigrati, l’impunità invocata per
l’esercizio della violenza giustiziera, le ruspe e le ronde, alimentano
comportamenti criminali e sono di per sé contrari ad ogni principio
costituzionale.
Si diffonde pertanto uno spirito di primitiva barbarie che corrompe ogni
principio di civile convivenza.
Il Coordinamento torinese di “Mai più fascismi” non può accettare questa
deriva, in particolare promossa da chi per ruolo istituzionale dovrebbe
garantire la sicurezza delle persone e dei cittadini.
E’ necessario che sorgano e si esprimano iniziative di contrasto a tutte
le forme di discriminazione e di razzismo, per ricostruire culture basate sul
rispetto dell’uguaglianza dei cittadini e sulla solidarietà, come prevede la
nostra Costituzione.
Torino, 31 luglio 2018
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