A 80 anni dall'uccisione di DANTE DI NANNI ricordiamo il suo sacrificio il 18 maggio alle 17 in via Cumiana 15 a Torino.
Ricordiamo la scelta di un ragazzo di origini popolari che decise a 18 anni di scegliere la strada della lotta armata per la liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista e dal fascismo.
La sua vita si interrompe esattamente 80 anni fa in una casa di Via San Bernardino dove si era rifugiato dopo aver attentato e distrutto la radio trasmittente dell'EIAR gestita dai tedeschi sulla stura. A quell'azione iniziata il 17 maggio, partecipano anche altri compagni di Dante che però durante il conflitto a fuoco che ne seguì vennero feriti e catturati dai fascisti. Dante riuscì ad arrivare al rifugio di via San Bernardino che avrebbe dovuto essere un posto sicuro. Ma al mattino del 18 maggio arrivarono i fascisti seguiti dai tedeschi. Ci fu un aspro conflitto a fuoco che si concluse, dopo aver terminato tutte le munizioni, con l'uccisione di Dante Di Nanni.
Perché il diciannovenne Dante Di Nanni diventa un simbolo della Resistenza al Nazifascismo?
Diventa un simbolo perché rappresenta tutti quei giovani, quei ragazzi, che allora decisero di combattere per liberare l'Italia e di regalarci libertà e democrazia racchiuse nella nostra Costituzione.
Per questo il nostro impegno deve rimanere forte e concreto, per evitare che il suo sacrificio e quello di tanti altri come lui sia risultato inutile.
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